Melanzane ripiene di ragù vegano: chiamale se vuoi Karniyarik alla CHE

 

Melanzane ripiene di ragù vegano

 

Tempo:      prep. 10 min
                   cott. 40 min tot (in 2 fasi)
Difficoltà:  facile
Dosi:          per 2 persone
Costo:        basso

 

Le melanzane ripiene di ragù vegetale che vi consiglio di preparare oggi, in realtà sono una rivisitazione di un piatto turco molto noto e amato: il Karniyarik , uno dei capisaldi estivi della cucina turca.
Rivale indiscusso dell’ Imam Bayildi ovvero “e melanzane ripiene alla turca tradizionalmente vegane, ecco a voi la mia versione veganizzata del Karniyarik.
Questo piatto che vanta centinaia d’anni di storia, originariamente prevede le melanzane fritte, riempite con un ragù di carne molto denso; e si consuma prettamente caldo…. Vi starete domandando come faccia ad essere un piatto estivo viste le “modalità molto pesanti”: ebbene la penso esattamente come voi!
Ecco perché nella mia versione le melanzane non sono fritte ma grigliate; e la farcia non ha la carne ma contiene uno dei tanti sostituti della carne (scegliete pure quello che avete sotto mano).
Infine, sono d’accordo sul fatto che modificare la ricetta originale renda il piatto probabilmente un po’ meno tradizionale, tuttavia allo stesso momento lo trasforma in qualcosa di decisamente più salutare, economico e senza meno più sostenibile, proprio come garba al CHE.

L’importanza in particolar modo dell’ultimo punto, l’ho affrontato largamente in questa pubblicazione, elencando le varie problematiche legate all’eccessivo consumo di carne e la conseguente scelta degli allevamenti intensivi: inquinamento ambientale, emissioni gas serra, uso sconsiderato di antibiotici, il benessere animale e la deforestazione.
Siamo chiamati a un atto di responsabilità, per noi stessi, in quanto distruggendo l’habitat in cui viviamo attraverso scelte insostenibili e malsane, siamo prossimi al baratro.
Le alternative alla carne ci sono, altrettanto ricche di nutrienti e gustose; il non sceglierle, a questo punto, diventa incomprensibile.
Così a chi mi domanda perché uso la carne vegetale, “storpiando” un piatto che fa parte della cultura popolare, rispondo: e perché no? Storpiare, questo si davvero, gli ecosistemi su più livelli per 5 minuti di piacere non è forse peggio?

Dopo la necessaria bacchettata, passiamo alla ricetta del karniyarik; prima però una piccola precisazione sul nome Karni-Yarik che letteralmente significa Pancia Squarciata: effettivamente basta guardare la foto della presentazione per comprendere come il nome sia, magari non molto romantico, ma certo più che calzante.
 

Ingredienti per la ricetta del Karniyarik, melanzane ripiene di ragù vegano

2 melanzane allungate, medie
150 g di sostituti della carne (lenticchie verdi già cotte, macinato di soia, seitan macinato, o carne vegetale etc)
1 cipolla piccola
1 pomodoro grande
3 cucchiai di passata di pomodoro (oppure 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro)
2 friggitelli o 1/8 di peperone verde
1 spicchio di aglio (tagliateli 10 min. prima di cuocerli: il perché di questa importante prassi
lo potete leggere qui)
un po’ di olio evo per ungere le melanzane
2 cucchiai di olio evo per cuocere il ripieno
sale, pepe qb

per il sughetto al pomodoro da usare nella cottura finale delle melanzane ripiene

2 cucchiai di passata di pomodoro (oppure mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro)
1 cucchiaio di olio evo
½ bicchiere di acqua

per guarnire (opzionale)

2 friggitelli o 2 strisce di peperone verde
2 fette di pomodoro o 2 ciliegini
 

Procedimento

Il procedimento si costituisce di 3 fasi, ma nulla che possa risultare complicato anche per chi è alle prime armi.
Nella prima fase arrostiremo le melanzane, poi prepareremo il ripieno e infine cuoceremo i karniyarik dopo aver riempito le melanzane con il ragù vegetale. Fine.

Esattamente come per l’Imam Bayildi, le melanzane originariamente andrebbero fritte; eppure una ricetta che ambisce ad essere sana non può prevedere la frittura: da una parte le stesse melanzane che non si saziano mai di olio, nonostante ogni possibile precauzione; dall’altra, friggerle, oltre a far felice la gola, non serve proprio a nulla, quando analoghi risultati si ottengono cuocendole al forno o, al limite, utilizzando la friggitrice ad aria (se non l’avete, prima di acquistarla consiglio la lettura di questa recensione, molto, molto onesta).

Subito una raccomandazione: se le melanzane sono di giornata, il risultato è ancora più entusiasmante, in quanto la conservazione in frigo ne ammorbidisce la polpa e fa seccare la buccia.

Ora possiamo affrontare le fasi della preparazione.
Tagliate la buccia delle melanzane a strisce, mantenendo il picciolo.
Come spiegavo nella ricetta dell’Imam Bayildi personalmente non salo le melanzane prima di cucinarle, voi siete liberi di farlo: leggete le mie motivazioni qui.
Oleate la superficie delle melanzane e cuocetele in forno a 200°C per 20-25 minuti
(per salvaguardare l’energia e le emissioni di CO2, usate il forno cuocendo anche altre cibarie).
Nel frattempo tagliate le cipolle a cubetti e fatele appassire a fuoco dolce in una padella con 2 cucchiai di olio evo: quando dopo 5 minuti si saranno ammorbidite, aggiungete i friggitelli tagliati a cubetti sottili; dopo altri 3 minuti aggiungete lo spicchio di aglio (diviso in due) e i pomodori tagliati a piccoli cubetti e la passata di pomodoro; salate, pepate e spegnete il fuoco dopo 5-8 minuti.
In una ciotolina unite l’acqua, l’olio e la passata di pomodoro o pomodoro fresco grattugiato: tenetela da parte.
Una volta che le melanzane sono cotte, tiratele fuori dal forno, incidetele dal lato lungo, stando ben attenti a non tagliarle in due; se necessario, con una forchetta schiacciate la polpa; riempite lo spazio con il ripieno.
La quantità di ragù necessario è direttamente proporzionata alle dimensioni delle melanzane. Vi consiglio di preparare sempre una doppia dose di ragù vegano, affinché vi torni utile anche per un altro pasto.
Per un look very turkish, guarnite le melanzane ripiene di ragù vegetale con una fetta di pomodoro e una striscia di peperone verde o un friggitello.
Ora continuate la cottura nel forno, o in una pentola con coperchio, aggiungendo il sughetto tenuto da parte.
Dopo circa 15-20 minuti le melanzane ripiene saranno pronte per essere trasferite in un piatto da portata.
L’abbinamento più classico prevede il riso e lo yogurt; i vegani invece possono optare semplicemente per un po’ di insalata.

Buon appetito e buona rivoluzione

 

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Melanzane ripiene di ragù vegano: chiamale se vuoi Karniyarik alla CHE
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