Hummus di ceci: la deliziosa antica tradizione che mette tutti d’accordo
Tempo: prep. 10 min.
(+ ammollo e cott. ceci)
Difficoltà: facile
Dosi: per 4 persone
Costo: media
Uno degli esempi del potere unificante del cibo, l’hummus (o l’humus) di ceci sembra davvero essere stato mandato sulla Terra per accontentare tutti quanti: intolleranti al lattosio e al glutine, celiaci, vegetariani, vegani e onnivori e se vogliamo poveri e ricchi. Piatto nazionale di tantissimi paesi con un PIL pro capite inferiore ai 20 mila dollari l’anno, negli ultimi anni viene apprezzato e preparato in casa da tanti cittadini occidentali con uguale enfasi. Potere ai piatti poveri e veramente tradizionali quindi!
In effetti i grassi buoni del tahin (per vedere come lo potete preparare a casa, cliccate qui), arricchiscono l’hummus di vitamina E, insieme alla vitamina B e sali minerali presenti anche nei ceci; in più l’elevato apporto proteico e di fibre alimentari, nonché il sapore piacevole che possiede, creano le basi per un piatto perfetto. La preparazione richiede un attimo; certo dovreste avere già cotto i ceci, fatto che non mi sembra possa costituire un grosso handicap, giocando di anticipo con un po’ di organizzazione. Perciò cosa aspettate, andate mettere a mollo i ceci! Abbiamo un hummus da preparare.
Ingredienti
2 bicchieri di ceci già lessati e freddi
1/2 bicchiere di acqua di cottura di ceci (è fondamentale per conferire il senso vellutato all’humus, per conoscere cos’altro potete preparare con l’aquafaba cliccate qui)
3-4 cucchiai di tahin (per imparare come lo potete preparare a casa cliccate qui)
1-2 spicchi d’aglio (dipende da se siete in dolce compagnia, o no)
2-3 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
sale qb
Per decorare
qualche foglia di prezzemolo tagliata finemente, olio evo
un sottaceto di cetriolo tagliato a bastoncini
cumino, peperoncino o paprika
Procedimento
Utilizzate un passaverdure per creare la purea di ceci, aggiungendo poco alla volta dell’acqua di cottura per un risultato omogeneo; aggiungete olio, succo di limone, aglio grattugiato, tahin e mischiate tutto, aggiustando di sale. Per chi desiderasse un effetto più vellutato, utilizzare un minipimer non sarebbe una cattiva idea. Servite l’hummus di ceci su un piatto piano e allungato; condite con olio d’oliva extravergine e spolverate di peperoncino, cumino e infine qualche foglia di prezzemolo appena tagliato.
Consiglio in più
Mio padre quando prepara l’hummus, toglie la buccia ai ceci. Questo lavoro è un impazzimento per tutti coloro che partecipano “all’opera”, ma non posso negarne l’utilità. Essendo le bucce non assimilabili dal corpo umano, la loro presenza provocherebbe i famosi e indesiderati gonfiori. Se siete tra quelli che hanno il timore di mangiare i legumi, proprio per paura dei disagi intestinali, vi consiglio di seguire senz’altro questa prassi. Giampaolo, che mangia l’hummus del suocero quasi a chili, nonostante contenga ‘bicchieri’ di olio d’oliva e tahin, non si sente mai appesantito: parole sue
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Abbinamenti vincenti
Realizzato con pochissimi ingredienti, che non hanno subito grandi trasformazioni, e che non contengono additivi, insapiditori, né estratti o aromi sintetici, l’hummus di ceci è in grado di portare gioia e nutrimento su una tavola povera. È un contorno buono e salutare ma anche molto calorico, perciò vi consiglio assolutamente di abbinarlo a piatti semplici e poco calorici. Andrebbe benissimo un misto di cruditè di verdure, spruzzate solo di limone, poiché la vitamina C permette al nostro corpo di assimilare al massimo il ferro non-eme(1), e qualche fettina di pane integrale. Il tutto preceduto magari da una ricca zuppa. Da non consigliare invece abbinamenti fatti con i formaggi stagionati, poiché questi essendo molto ricchi di calcio, ostacolano l’assorbimento di ferro (leggi l’approfondimento sul ferro)(2). Per poter assimilare il massimo livello di ferro, senza la competitività scaturita dalla presenza del calcio, astenetevi dall’abbinare i cibi contenenti questi due minerali in grandi quantità. Invece, potreste servirlo con dei burger vegetali o seitan, ma anche con il pollo o carne magra, a patto la vostra porzione di hummus di ceci non superi il contenuto di un cucchiaio generoso: la linea ne risentirebbe.
Buon appetito e buona rivoluzione a tutti.
Bibliografia
(1) Fonte: Teucher B, Olivares M, Cori H. (2004). Enhancers of iron absorption: ascorbic acid and other organic acids. International Journal of Vitamin and Nutrition Research 74(6):403-419.
(2) Fonte: Hallberg, L., Rossander-Hulten, L., Brune, M. & Gleerup, A. (1992a). Calcium and iron absorption:
mechanism of action and nutritional importance. European Journal of Clinical Nutrition 46,317-327.
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Ciao Basak, nelle tue ricette tra gli ingredienti spesso è presente il thain.
Ho letto che si può trovare già pronto ma credo non sia molto diffuso e facilmente reperibile negli alimentari e nei supermercati vicino casa. Puoi dare consigli/ricette su come prepararlo in casa e conservarlo? Grazie 🙂
Cara Annalisa, grazie per avermi scritto. Questo discorso del tahin mi sta proprio a cuore, ma hai ragione in Italia è meno reperibile e in compenso più costoso. Tuttavia, la sua preparazione a casa richiede di possedere un potente robot da cucina, che io purtroppo non ho. Inoltre anche se è potente non potrà mai gareggiare con i sistemi antichi o moderni di macina; ciò significa che per ottenere la stessa densità del tahin, dovresti aggiungere dell’olio (di semi, di oliva) e questo cambierebbe un pochino il sapore. Perciò quando sono in Italia, o faccio un ordine capiente come ad esempio qui oppure mi reco nei supermercati come Auchan, Naturasi o Coop, e compro quanto mi serve.
Comunque a breve farò un post nel quale spiegherò come produrre il tahin in casa, e sarà a mia cura avvisarti 😉 .
Saluti e grazie